2010 G+S Bellinzona
2012
Architecture, Information Architecture
Centro Gioventù e Sport - 1° premio, anno 2010
Architetti: Mario Conte, Gionas Pianetti, Michele Zanetta
Committente: Repubblica e Cantone Ticino
Architetti: Mario Conte, Gionas Pianetti, Michele Zanetta
Committente: Repubblica e Cantone Ticino
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conte pianetti zanetta architetti2014 | centro gioventù e sport Bellinzona 1° premio
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Il nuovo edificio si inserisce sul limite nord-est del sedime lungo il percorso pedonale esistente che parte dall'archivio cantonale e si intende prolungare in modo da servire, oltre al nuovo centro G+S, tutte le aree dedicate ad attrezzature ed edifici pubblici.Questo gesto permette di ripulire l'area di concorso rimettendola in valore in quanto spazio vuoto e fruibile e nel contempo di dare una risposta urbanistica di continuita' con l'esistente e con i possibili sviluppi futuri.Il vuoto risultante permette di relazionare il centro G+S, caratterizzato da attivita' di tipo ludico-sportive, con la zona golenale in opposizione al complesso scolastico adiacente (di tipo didattico-istituzionale) che si relaziona con la citta'.Questo nuovo limite urbano longitudinale viene affinato nello sviluppo planimetrico e altimetrico generando delle relazioni trasversali (fisiche e visive) che permettono di rafforzare il rapporto con la golena e nel contempo cercano delle relazioni puntuali con la citta'.
L'edificio progettato e' funzionalmente suddiviso in due grandi insiemi:spazi a fruizione pubblica e spazi a fruizione privata.I primi sono ubicati al piano terreno e godono della diretta relazione con gli spazi esterni, mentre i secondi si staccano dal suolo relazionandosi con il paesaggio circostante (golena/citta').L'accesso e' evidenziato da un importante portico al centro dell'edificio, dal quale sono immediatamente raggiungibili gli spazi pubblici (ristorazione / amministrazione / parco esterno).Ai piani superiori si favorisce una relazione unidirezionale degli spazi (camere GS verso la golena, aule e casa dello studente verso la citta').I collegamenti verticali fungono da mediazione tra questi due approcci. Nella continuita' dei percorsi esterni di risalita si attraversano in maniera alternata degli spazi ora relazionati con la citta' ora con il fiume.La loro relazione con il paesaggio, man mano che si sale, e' sempre piu' filtrata dalla pelle dell'edificio.La sistemazione esterna é caratterizzata dal mantenimento delle alberature perimetrali dell'area in modo da mascherare gli edifici esistenti adiacenti rafforzando la relazione dello spazio vuoto con la fascia golenale.I percorsi pavimentati definiscono le aree dedicate alle attivita' esterne, mentre il resto dell'area diventa liberamente fruibile.Il principio strutturale dell'edificio progettato risiede nella creazione di una soletta precompressa alleggerita sopra al piano terreno che permette di riconoscere le differenti spazialita' generate dal progetto. Spazi ad ampia superficie liberi dalla struttura al piano terreno e spazi modulari con struttura leggera ai piani superiori.
Questa scelta permette di ridurre all'essenziale la costruzione grezza favorendo quindi la prefabbricazione per le pareti perimetrali e la costruzione a secco per le partizioni interne, con grande vantaggio in termini di tempi, costi e flessibilita'.L'edificio viene rivestito con una facciata ventilata realizzata in pannelli alveolari di policarbonato riclicato pigmentato (ottenuti rigenerando lastre di recupero e scarti, con l'aggiunta di pigmenti nell'estrusione). Un materiale che interpreta tramite ritmo e colore lo spirito che contraddistingue le svariate attivita' del Centro G+S, riconoscendone l'aspetto ludico e che nel contempo, nella sua visione globale, rafforza la linearita' e la compattezza dell'edificio evidenziandone il carattere pubblico.Il policarbonato funge allo stesso tempo da protezione e da elemento diafano in grado di gestire in maniera diversificata la luce secondo le diverse esigenze funzionali. Gli spazi interni possono essere liberamente vetrati in modo da permettere l'illuminazione naturale e garantire una relazione visiva con l'esterno tramite l'eliminazione controllata di alcuni moduli di facciata.Non da ultimo la tipologia di facciata scelta risponde in maniera concreta alle esigenze ambientali garantendo un'ottima efficienza dal punto di vista energetico e consentendo il recupero di un materiale difficilmente biodegradabile, limitando nel contempo l'utilizzo di risorse non rinnovabili (petrolio).
Specialisti: Studio Ingegneria Passera & Associati, Studio Ingegneria Tami Cometta, Elettroconsulenze Solcà, Ifec consulenze.







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